La vita è un fiume: scorre in una sola direzione, non torna mai indietro e cambia costantemente. Impara a non abituarti a niente, ma ad apprezzare tutto. Così sarai tu stesso il fiume 🙏
Perché è importante prendere l’abitudine di non abituarsi a niente
Uno dei concetti più importanti nel Buddhismo è quello di impermanenza. Significa che nulla è immutabile, ma tutto cambia, sempre. Non esiste un singolo attimo uguale a un altro perché ogni cosa evolve costantemente.
Questo significa che anche le persone sono destinate a cambiare. Anche tu (sì, proprio tu che stai leggendo) cambierai, che ti piaccia o no. Anzi, lo stai già facendo, proprio in questo momento.
Alla luce di questa visione, la vita è come un fiume: un flusso costante e inarrestabile, in perenne mutamento.
La metafora del fiume: la vita è in costante evoluzione
“La vita è un fiume. Scorre in una sola direzione, in avanti, e non c’è modo di far scorrere la sua acqua indietro. Il fiume è il simbolo del continuo mutamento, perché non resta mai uguale. In ogni attimo, è diverso. Il fiume non si può fermare, qualunque cosa tu faccia, esso continuerà a scorrere. Se pensi di poterlo fermare, ti stai semplicemente illudendo”
In Occidente è molto difficile accettare questa realtà. Forse perché fin da piccoli siamo educati all’attaccamento (alle cose, alle persone, alle convinzioni, alle abitudini…), forse perché siamo il popolo più legato al consumismo e alla materia, e quindi al possesso, ma una cosa è certa: le persone provano disperatamente ad opporsi ai cambiamenti.
Ne hanno una paura viscerale. Che sia un piccolo cambiamento come una routine che improvvisamente viene interrotta oppure un grande cambiamento lavorativo, ecco che la prima reazione è sempre quella di resistere.
Questo atteggiamento è ciò che nel buddismo si chiama “essere una roccia“. È quando, invece di scorrere con il flusso del fiume della vita, provi a opporti ad esso.
Provi a fermarti, a non cambiare. Questa resistenza è inutile, perché alla fine la vita sarà più forte e ti trascinerà comunque. Pensa a tutti coloro che non accettano la morte: quanti di loro, alla fine, riescono a evitarla?
In Oriente moltissime culture e tradizioni si basano proprio sul costante mutare della vita. In Giappone esiste addirittura una parola – Shoganai – che indica ciò che non si può cambiare ma si può solo accettare.
In Occidente, invece, tendiamo a opporci. E soffriamo tremendamente, perché questo atteggiamento è denso di disperazione. È come provare a fermare un fiume a mani nude.
Il problema della comfort zone
Rinchiudersi nella propria comfort zone non è una buona idea. È vero, all’inizio ci si sente al sicuro, perché ci si illude che nulla cambierà mai.
Poi, però, la sicurezza diventa noia. Poi apatia. Infine, disillusione.
Rischi di arrivare alla fine dei tuoi giorni a chiederti: davvero ho sacrificato tutto il mio tempo per lottare contro i cambiamenti e tutto ciò che mi era ignoto? Non potevo semplicemente godermi di più la vita, prendendo quello che mi succedeva con leggerezza e positività?
La vita cambia sempre, che ci piaccia o no. Questa è la metafora del fiume.
Pensa a questi due anni: nessuno poteva immaginarsi che sarebbero andati così. Ognuno di noi aveva dei piani, che inevitabilmente sono saltati a causa di una pandemia globale assolutamente imprevedibile.
E sai chi sta soffrendo di più ora? Chi viveva aggrappato a false certezze, aspettative, progetti e ambizioni. Chi si è illuso che la sua vita sarebbe stata la stessa di sempre, per sempre.
Chi si era abituato a tante, troppe cose. Quando l’unica abitudine che ognuno di noi dovrebbe avere è quella di non abituarsi a niente.
La metafora del fiume: impara ad amare il cambiamento
Non sono un maestro di vita. Nessuno lo è. Ma qualcosa sui cambiamenti l’ho imparato negli anni, perché ne ho messi in atto tantissimi.
Ho cambiato lavoro, casa, nazione e stile di vita decine di volte nel corso della mia ricerca della felicità. E la lezione più importante che ho imparato è questa:
Se sei in un periodo difficile della tua vita, perché sei costretto a cambiare o perché desideri farlo, sii come il fiume
È sempre la metafora del fiume: smetti di opporti al cambiamento. Smetti di averne paura. Smetti di illuderti di poter in qualche modo sottrarti a questo processo.
Smetti di essere la roccia, insomma. Non sperare che nulla cambi, perché forse l’unico momento in cui questo avverrà è quando sarai morto. E anche su questo non abbiamo alcuna certezza.
Se vuoi diventare una persona più serena, consapevole e forte, prendi l’abitudine di non abituarti a niente.
Non dare mai nulla per scontato: la tua salute, la tua casa, le persone che ami, il tuo lavoro, le tue piccole routine.
Vivi costantemente con la consapevolezza che tutto potrebbe cambiare completamente da un momento all’altro, senza preavviso, senza una motivazione logica.
2 modi in cui la metafora del fiume migliora la tua vita
Questo ti aiuterà in 2 modi:
1. imparerai a prendere con filosofia e serenità le sorprese della vita
2. imparerai a dare il massimo valore alle cose, alle persone, alle piccole e grandi cose della vita. Proprio perché sai che non ci saranno per sempre.
A te che stai leggendo: non essere una roccia. Non devi resistere, sopportare e soffrire le pene dell’inferno. Lascia andare, anche le tue illusorie abitudini. Lasciati andare e abbraccia il cambiamento. Amalo, perché solo così diventerai il fiume. Solo così diventerai tu stesso la Vita.
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