Un giorno succede che decidi di andare.
Vai per scoprire cosa c’e’oltre quello che hai e quasi sempre trovi un mondo che ti accoglie tra le sue braccia.
Il problema nasce quando torni nel punto da cui sei partito, perche’ e’ tutto diverso.
E cosi la tua vita e’ in una situazione di mezzo. La tua vita e’ un po dappertutto ma da nessuna parte in realta’. Non hai piu’ delle abitudini come le persone normali, o meglio ne hai diverse ma che non puoi seguire ovunque.
La tua casa e’ sempre li dove torni ma non la senti piu’ tua come prima.
Le amicizie si evolvono, conosci tanta gente con cui condividi momenti fortissimi ma poi ognuno torna a vivere la propria vita, e lo fa anche chi e’ rimasto a casa.
Partendo hai deciso di disconnetterti da qualcosa, e lo capisci quando tornando passi la maggior parte del tempo a non capire di cosa si sta parlando.
Gli affetti anche quelli sono un po’ ovunque, ma tu non puoi essere ovunque nello stesso momento.
Cosi’ il tuo telefono si riempie di diversi fusi orari, per sentirti ovunque, anche se ovunque non sei.
Le persone che come te vivono questa sensazione le riconosci subito, ce l’hanno scritto in faccia, lo capisci da come si guardano attorno, lo capisci perche’ si guardano attorno.
Chi va per davvero, anche se una sola volta, cambia per sempre.
Imprime un tatuaggio alla sua anima, invisibile solamente agli occhi.
E mi chiedo, se tutto questo nostro andare, non sia altro che un modo per tornare e vedere tutto come se fosse la prima volta
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