Kop Khun Ka significa grazie in thailandese. Se pronunciato da una donna.
Kop Khun Krap se a dirlo e’ un uomo un uomo.
Il fatto che il modo di ringraziare cambia a seconda del sesso da ancora piu importanza della gratitudine nella cultura thailandese.
si sorride, si congiungono le mani e le si porta al petto chinando la testa
Si tratta di una pratica spontanea per questo popolo. Ripetuta decine di volte al giorno.
In tempi di coronavirus, con le restrizioni dovute all’epidemia potrebbe diventare un nuovo codice di relazione in tutto il mondo.
All'inizio fare e ripetere questo ringraziamento mi spiazzava e un po mi metteva a disagio quando lo ricevevo…noi occidentali…tanto abituati ad avere sempre tutto..a non apprezzare ormai nulla e dare tanto..troppo per scontato..a non ringraziare per le cose importanti, figurarsi per le azioni quotidiane
Le mani giunte. Il capo chino. Gli occhi socchiusi.
Per questo popolo non bastano le parole per ringraziare.
La gratitudine è nelle palpebre leggermente abbassate, nelle mani che si incontrano, nel capo che sfiora la punta delle dita.
I loro occhi e i loro gesti mi hanno fatto riflettere.
I thailandesi dicono grazie quando acquisti qualcosa.
I thailandesi dicono grazie quando lasci pochi bath di mancia prima di uscire dal ristorante.
Dicono grazie dopo il saluto.
Dicono grazie anche se nella loro vita non va tutto a gonfie vele. Anche se il loro sorriso è una maschera e dietro di esso si celano sacrifici e sofferenze.
La chiamano terra del sorriso, ma è anche la terra della gentilezza.
Penso alla nostra arroganza dettata dai pregiudizi.
Un europeo che mette piede per la prima volta in Thailandia è convinto della propria superiorità culturale. Anche dal punto di vista umano.
E magari!
Sarebbe bello se la nostra percentuale di umanità si avvicinasse almeno lontanamente a quella thailandese.
Purtroppo non è così.
Siamo abituati a pensare che tutto ci sia dovuto, al punto tale da non ritenere necessaria alcuna forma di gratitudine. E invece qui ho scoperto che edi dovuto, di scontato non c’e’ proprio nulla..a partire dalle cose basilari…tipo pigiare l’interruttore e vedere accendersi la luce…o aprire il rubinetto e veder scorrere l’acqua
E pensare che un grazie ti può cambiare la giornata. E soprattutto l'umore.
Un grazie appena svegli, un (utopico) grazie all'ufficio postale, in banca, per strada, al lavoro.
.E' bello dire Grazie. E' liberatorio e crea un ponte invisibile con chi abbiamo davanti. Un ponte fatto di rispetto e riconoscenza. Proviamoci.
La gratitudine e’ un potere molto forte..fortissimo. Tutti noi dobbiamo essere grati a qualcuno, per la nostra vita, per quello che abbiamo e poterlo ricordare giorno dopo giorno deve essere un dovere.
CERCHIAMO DI ESSERE GRATI e facciamo in modo che qualcuno sia gratificato di incontrarci
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