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Immagine del redattorei viaggi dello squalo

SONO UN CONSULENTE DI VIAGGI


Una delle prime domande che faccio ai miei clienti non riguarda il tipo di albergo che preferiscono: piuttosto chiedo se ascoltano Vasco Rossi o Laura Pausini. Mi interessa capire i loro gusti musicali, le loro letture, i loro film preferiti. In questo modo disegno la mappa del viaggiatore… per poi elaborare la mappa delle esperienze.

Un Travel Designer trasforma in un itinerario di viaggio personalizzato i desideri del viaggiatore. Ascolta le sue esigenze, indaga su cosa cerca e da cosa fugge. Raccoglie informazioni proprio come farebbe un sarto che cuce un abito per qualcuno. Prese tutte le misure, il Travel Designer apre una mappa e immagina un itinerario, sottoponendo al viaggiatore una serie di variabili fino a creare l’abito adatto, il viaggio ideale.

Da 3 anni faccio il Travel Designer, elaboro viaggi in tutto il Sudest Asiatico .Per fare questo devi aver viaggiato e non esistono delle scuole: ho viaggiato molto, ho raccolto informazioni, ho visitato posti sconosciuti Ho fatto ricerca e approfondimenti.


Il compito di un Travel Designer è suggerire esperienze uniche e indimenticabili.

Ci stiamo orientando su destinazioni meno conosciute, o comunque meno frequentate, che permettano ai viaggiatori di vivere il gusto della scoperta, che garantiscano l’autenticità dell'emozione ma soprattutto che si possiamo visitare in sicurezza.

Il Travel Designer organizza viaggi su misura e oggi più che mai saranno concentrati sulla scoperta del mondo e sulla scoperta di sé.

Perché se è questo il momento per viaggiare rallentando, per scoprire in punta di piedi, per tornare a guardarsi dentro, allora siamo pronti a ripartire!

Quanto costa il progetto?

Come per un abito su misura, ogni progetto ha un costo diverso a seconda del tessuto e delle rifiniture. Senza dubbio un’operazione di questo tipo non guarda al mercato ma costruisce un prodotto unico, quello migliore, per quel viaggiatore. L’unico obiettivo è offrire l’esperienza di viaggio ideale!




Il viaggio

Non si viaggia in Thailandia per visitare monumenti, musei, templi o palazzi. Non si viaggia in Thailandia per attraversare paesaggi. Almeno non soltanto. In Thailandia si viaggia per conoscere mondi interiori: nelle paludi della mente, nei labirinti senza bussola che ci portiamo dentro. Si viaggia in Thailandia per fare un viaggio che non si vede con gli occhi ma si sente con lo stomaco e il cuore. Perché la Thailandia non si vede: la Thailandia si sente!

Ma cos’è il viaggio? Il viaggio è un linguaggio universale che non s’impara sui libri. Non esiste un manuale per imparare a viaggiare. Il viaggio è un modo per capire il mondo. E quello che devi fare è andare, mettere un passo davanti all’altro, un passo dietro l’altro: andare dietro andare, spostare l’orizzonte sempre un po’ più in là, sempre un po’ più avanti.

Viaggiamo per cercare altrove quello che ci manca nel posto in cui viviamo. E ogni volta che viaggiamo non facciamo altro che ridisegnare

i nostri confini. Quei confini che restando a casa, in poltrona, non sappiamo neanche di avere. Viaggiamo per sedare le nostre inquietudini. E non è altro che mettersi in gioco, dentro a mondi non protetti da una casa o da un amore.

Il viaggio è un modo di essere, di vedere, di sentire. Viaggiare è mettersi in discussione, a disposizione del mondo. Accettare di svincolarsi da tutto; accettare di dormire in un letto scomodo, di mangiare cose che non avresti mai pensato di mangiare, di non comunicare che a gesti… VIAGGIARE E’ NECESSARIO, inevitabile. Viaggiare è inseguire bocconi di libertà.

E poi un viaggio, una volta che l’hai fatto, ce l'hai sempre addosso, sta sempre con te. Non è come una macchina nuova che dopo sei mesi diventa vecchia e vorresti comprarne un’altra. Non è come una giacca, che poi ingrassi. Il viaggio una volta che l’hai fatto l’hai fatto per sempre. Te lo porti appresso tutti i giorni… e ti serve tutti i giorni. Il viaggio è una medicina naturale per farsi bene. Per volersi bene e per voler bene agli altri. Il viaggio è un alfabeto per raccontare come siamo: A come Autostop, come Aereo. B come Barca, come Bar dove ti ho incontrato. C come Coast to Coast.

IL VIAGGIO È BATTITO VELOCE DEL CUORE. Un modo per avvicinarsi agli altri, certo, ma poi essenzialmente… per avvicinarsi a se stessi.

Abbiamo esplorato tutto: le foreste più impenetrabili, i deserti più nascosti che sfuggono alle carte geografiche, i ghiacciai più imprendibili, le montagne più irraggiungibili. Abbiamo fotografato tutto, visto tutto, ingurgitato tutto, arraffato tutto. Il solo viaggio che ci resta da fare è un viaggio dentro di noi. E la Thailandia è li per questo: perché viaggiare in Thailandia è darsi l’occasione, almeno una volta nella vita, per cambiarsi la vita!


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